Al "Rispoli-Tondi" la legalità è di casa

Nella società contemporanea e soprattutto nel nostro contesto territoriale, educare alla legalità rappresenta una missione ineludibile per ogni Ente ed Istituzione che abbia, tra i suoi obiettivi, la formazione umana e culturale delle giovani generazioni.

È un dato incontrovertibile che la maggior parte dei problemi che minacciano la convivenza pacifica sono frutto non solo di fattori economici, storici, naturali, ma anche del prevalere dell’interesse particolare su quello collettivo.

Per prevenire questi rischi, uno strumento di indubbia efficacia è l’affermazione del principio di legalità.

In democrazia, questo principio non può e non deve essere “calato dall’alto”, ma va condiviso attraverso processi educativi che tendano a facilitare la partecipazione consapevole alla vita sociale e a sviluppare la concezione del diritto come espressione del patto sociale, in cui l’interesse comune deve prevalere su quello del singolo.

Sin dalla più tenera età, i bambini imparano che la coesistenza genera conflitto e il conflitto, senza l’intermediazione delle regole, genera violenza.

Con l’educazione i più piccoli imparano dunque, a gestire i conflitti, apprendendo che esiste un limite a ciò che possono fare e questo limite rappresenta il fondamento psicologico dell’accettazione delle regole, di tutte le regole, anche quelle giuridiche.

Crescendo, ciascun individuo si confronta con istituzioni diverse dalla famiglia, prima tra queste la scuola, istituzione dove i giovani nel loro percorso di crescita incontrano, per la prima volta, regole che “si fanno leggi”.

Proprio per questo motivo la scuola rappresenta il contesto più adatto a formare cittadini responsabili, capaci di riconoscere e difendere i diritti propri ed altrui, di rispettare le vite proprie e quelle degli altri.

Per gli adolescenti, riconoscere e accettare un mondo di regole è un percorso complesso, specie in una società come quella contemporanea che spesso propone modelli di vita in cui le scorciatoie e le soluzioni di compromesso sembrano essere quelle vincenti.

Con questa consapevolezza, l’IISS “Rispoli-Tondi” ha inteso realizzare il proprio progetto di educazione alla legalità, introducendo nel curricolo del primo biennio di entrambi i Licei (Classico e Scientifico) l’insegnamento del Diritto e dell’Economia, la cui finalità risponde a un’esigenza di formazione dell’individuo in quanto tale, indipendentemente da successive scelte professionali.

Grazie all’introduzione di questi insegnamenti, ci si propone di indurre negli alunni la consapevolezza che ciascun individuo è inserito in un sistema di regole, la cui conoscenza è il presupposto per poterne richiedere il rispetto.

Educare alla legalità è per l’IISS “Rispoli-Tondi” un impegno che non si ferma al biennio degli studi liceali, ma prosegue nel triennio, con i corsi pomeridiani aperti agli alunni di entrambi i Licei e con la partecipazione ad iniziative, volte a promuovere nei giovani il senso della legalità come valore indispensabile per garantire la libertà e la dignità di ogni individuo (l’Istituto è presidio di Speranza dell’Associazione LIBERA da anni in prima linea nella lotta alle mafie e alla cultura che le alimenta).

Al “Rispoli Tondi”, si insegna che il Diritto non è un’esclusiva dei giuristi ma è un patrimonio di tutti.  

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