La “Notte Nazionale dei Licei Classici”, una manifestazione nata nel 2015, è andata sempre più crescendo nell’interesse dell’opinione pubblica e nel numero dei licei aderenti, che dai 150 della prima edizione sono arrivati ai 436 dell’ultima. Anche il “Tondi”, la sezione classica del nostro Liceo, ha partecipato il 17 gennaio in contemporanea con gli altri licei classici, aprendo le proprie porte alla cittadinanza dalle ore 18.00 alle ore 24.00. Il riuscitissimo evento, in cui sono intervenuti il DS, prof. Bartolomeo Covino, il portavoce del Sindaco, avv. Dario De Letteriis, sua Eccellenza, il Vescovo Giovanni Checchinato, e un folto pubblico tra cui docenti, ex docenti, ex studenti del “Tondi”, genitori, ragazzi di terza Media, ha offerto varie forme culturali di notevole qualità, finalizzate alla promozione della bellezza della classicità e alla riflessione che i suoi temi e valori possono ancora suscitare in un’epoca come la nostra che predilige la tecnologia, che certamente gli studi classici non disdegnano.
Per la realizzazione della manifestazione è stato messo in atto un approccio metodologico innovativo, risvegliando negli studenti il potere della creatività e dell’intelligenza emotiva, della condivisione con i docenti di studio di ansie, aspettative, gioia nel rispetto dei tempi e delle parti. Il programma della serata è stato eterogeneo, dai momenti condivisi dai licei aderenti, come quello iniziale con la proiezione di un video e la lettura del brano vincitore del concorso di scrittura creativa a quello finale del prologo dell’ “Agamennone” di Eschilo. La parte centrale ha riguardato lo sviluppo del tema prescelto “I mille volti dell’uomo”. Un coro di voci, pur nella diversità di concezioni e linguaggi, ha tentato di disvelare l’UOMO, non un’immagine univoca, ma una figura scomposta in tante sfaccettature.
Gli interventi dei due oratori, il grecista professore Giovanni Ghiselli e il professore nonché ex studente del “Tondi” Giuseppe Catalano, hanno catalizzato l’attenzione del pubblico, il primo sulla ricerca dell’umano e del disumano nella letteratura classica e moderna, il secondo sul divario infrastrutturale nord-sud.
Gli studenti hanno svolto un ruolo da protagonisti, cimentandosi in varie performance teatrali, letture, presentazioni che hanno spaziato dal mito di Prometeo, alla commedia dei “Menaechmi” di Plauto, al dialogo tratto dal “Punitore di se stesso” di Terenzio, al Manifesto del Futurismo, ai pittori geniali, al cortometraggio, alle esibizioni canore. La rappresentazione della “Medea” di Euripide in particolare ha suscitato emozione e apprezzamento da parte del pubblico per la bravura degli attori, ben guidati durante l’attività di PCTO dalla dott. ssa Paola Marino e per l’attualità di un testo risalente al V sec. a. C.
I docenti impegnati in questo progetto sono stati: Mariella d’Augenti, referente, Matteo Capotosto, Nicla Costantino, Elvira Lops, Rosilda Pisante, Amalia Antonacci e M. Antonietta Franco.

 

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