La Pace è Cultura. Con questo slogan si potrebbe sintetizzare l’impegno di promozione di una cultura di Pace del Liceo Rispoli-Tondi.
La Scuola ha aderito sin dall’anno scorso alla Rete Nazionale delle Scuole Per La Pace, rete di cui fanno parte oltre 700 scuole in Italia, con la finalità di promuovere l’inserimento permanente dell’educazione alla pace alla giustizia, alla cittadinanza, ai diritti umani e alla responsabilità nei programmi scolastici.
“Siamo consapevoli che la scuola non è solo trasmettitrice di conoscenze, competenze ma è una comunità educante che ha la grande responsabilità e il grande compito di formare giovani responsabili capaci di creare una società giusta, solidale, rispettosa, una società nella quale il valore pace è fondamentale e irrinunciabile – afferma il Dirigente scolastico, dott.ssa Filomena MEZZANOTTE.


LA MARCIA DEI BRUCHI
Con questa consapevolezza, l’Istituto ha partecipato, con ben 14 classi, tutte le classi prime e seconde di entrambi gli indirizzi (classico e scientifico) alla “Marcia dei Bruchi”, l’iniziativa sociale organizzata da John Mpaliza, marciatore per la pace e attivista per i diritti umani originario del Congo, per sensibilizzazione l’opinione pubblica sui temi della difesa della pace, del creato, e dei diritti umani”.
La partecipazione alla marcia svoltasi sabato 25 febbraio scorso, organizzata nella nostra Città dalla Consulta delle Associazioni, ha visto l’adesione del Rispoli-Tondi, con 300 studenti entusiasti e motivati, che sono giunti alla manifestazione dopo un’intensa attività di preparazione in classe con i propri insegnanti.
Attraverso letture, ricerche approfondimenti, dibattiti, incentrati sulla pace, la legalità, la solidarietà, il rispetto, tutti gli studenti sono stati stimolati a dare il proprio contributo, immaginando la propria città trasformata nella “città che vogliamo”. Una città con strutture pronte ad accoglierli, sicura, piena di luci, come nei giorni di festa, in cui il cuore di tutti si riempie di gioia; una città solidale, in cui ci sia integrazione sociale anche per i più svantaggiati; una città rispettosa e attenta ai diritti di tutti, in cui vige il senso di comunità.
“I bruchi, che nel corso della loro breve vita si trasformano in farfalle, devono essere l’esempio da seguire perché come i bruchi tutti possiamo cambiare vecchie abitudini, pensieri, azioni, cancellare i pregiudizi. – afferma la prof.ssa Adele MATARANTE, docente di Religione, che ha coordinato la partecipazione delle classi all’evento – Ma affinché ciò possa accadere, occorrono due elementi: Cultura e Rispetto. La Scuola deve essere il luogo dove questi valori vengono esaltati, dove viene promosso il dialogo, il confronto costruttivo, dove i ragazzi imparino a discernere le loro relazioni e a diventare così costruttori di una comunità migliore e più rispettosa. Perché RISPETTO vuol dire AMORE, ma anche PACE per tutti i Popoli.”


LA GIORNATA DELLA CURA
Nell’ottica della costruzione di una cultura di Pace, il 1° marzo scorso, il Rispoli-Tondi ha aderito alla “Giornata della Cura” promossa dalla Rete Nazionale delle Scuole per la Pace e da altre associazioni.
A questa giornata hanno partecipato 133 scuole in tutta Italia, ciascuno scegliendo una propria modalità.
“Il concetto di cura è legato alla Pace, non sono due concetti distanti tra loro: si arriva alla pace avendo cura di sé e degli altri. – afferma la prof.ssa Maria CALABRESE, referente d’Istituto presso la Rete di Scuole per la Pace e organizzatrice dell’iniziativa. – L’altro, qualsiasi altro (profugo, malato, fragile, chi fugge da guerre, chi deve scontare una pena), è importante, ha una dignità e un valore immenso, pertanto la sola cosa giusta da fare sempre è aver cura di tutti nel modo in cui sappiamo e possiamo farlo, solo cosi la parola pace non resta vuota, riprende il suo significato e diventa qualcosa di raggiungibile o almeno una meta a cui possiamo tendere. La pace è la meta. La cura è la via.”
Come scuola abbiamo pensato a come organizzare questa giornata cercando di stimolare un momento di riflessione su questi temi. Non potevamo coinvolgere tutti gli alunni e abbiamo pensato di rivolgerci agli alunni del terzo anno di tutte le classi e indirizzi e, in particolar modo, agli alunni frequentanti il percorso di potenziamento-orientamento Biologia con curvatura biomedica. Potevamo proporre tante attività per dare un senso a questa giornata, scegliendo di visitare luoghi di Cura della nostra città, proponendo delle attività concrete di cura, contattando delle associazioni locali.... ma volevamo dare anche uno stimolo forte così abbiamo deciso di organizzare un incontro con il gruppo di volontari di San Giovanni Rotondo, appartenenti a un’associazione importante: EMERGENCY associazione indipendente e neutrale, fondata nel 1994 dal compianto Gino Strada, medico chirurgo, per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. La scelta di Emergency, dunque, ci è apparsa la più idonea perché promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, valori importantissimi per tutti e indispensabili per chi, come i giovani studenti partecipanti all’iniziativa, aspira ad abbracciare la professione medica”.
Gli studenti hanno riflettuto anche sul significato dell’oggetto scelto come simbolo della Giornata della Cura: una ciotola donata dai Piccoli Ceramisti di Scomigo a Papa Francesco nell’incontro delle Scuole di Pace dello scorso 28 novembre. La ciotola è un contenitore essenziale che serve per contenere il cibo o l’acqua, due beni essenziali della vita. La ciotola accoglie e dona, può essere usata per “servirsi” o per “servire”, per prendersi cura di sé e degli altri. La ciotola è stata realizzata da Sara Dall’Antonia in porcellana. Cotta a 1.300° per impreziosire la materia e renderla più resistente, ha la caratteristica di essere concentrica, alludendo alla perfezione e all’abbraccio fraterno, ma con un bordo increspato segno dell’imperfezione umana.